Il progetto si occupa delle canzoni operaie e delle canzoni che venivano cantate durante il lavoro.

La musica è stata da sempre parte integrante del lavoro: canzoni per le persone che vanno assieme a pescare o a estrarre il sale dal mare; le melodie dei pastori per comunicare con le pecore e le mucche; il grido del contadino per smuovere il toro che tira l’aratro. Le persone cantavano e suonavano per lavorare meglio assieme e con gli animali. I cambiamenti della natura del lavoro e del modo di vivere nella società, hanno modificato, però, anche il ruolo della musica. È possibile oggi immaginare la musica come parte integrante del lavoro in un mondo in cui le persone circolano velocemente sul pianeta, comunicano liberamente in un mondo virtuale, collaborano attivamente con i robot e l’intelligenza artificiale e dovono confrontarsi con sfide mai viste nell’ambiente? O per meglio dire, come ci immaginiamo i modi di lavorare e di vivere che potrebbero essere parte integrante della musica?

A Fiume, città che nel corso della sua storia ha vissuto vari sistemi politici, sociali e economici, compresi il fascismo e il socialismo, ed ora sta vivendo la sfida del capitalismo, l’autrice giapponese Tomoko Momiyama collabora strettamente con un gruppo di giovani dalle differenti idee e convinzioni sul significato alternativo del lavoro e della creazione della musica che un giorno potrebbe essere eventualmente necessaria per far lavorare assieme tutte le creature della Terra.

Una serie di dialoghi filosofici e musicali, che coinvolgono gli alunni e i dipendenti del Centro per l’educazione e l’istruzione di Fiume, artisti, ricercatori e altri professionisti di vari settori e discipline, ognuno dei quali con una propria visione al lavoro, nonché filosofi giapponesi e croati, diventano un’esibizione interdisciplinare alla quale è invitato a partecipare anche il pubblico, in modo da pensare tutti assieme le canzoni operaie dei mondi che verranno.

Autrice del concetto e del design del progetto, compositrice e regista è Tomoko Momiyama. A suo fianco, come autrice dei dialoghi filosofici e responsabile dei laboratori  Naho Homma (Center for the Study of CO Design, Università di Osaka, JP). Collaborano al progetto l’Associazione dei suonatori di sopile di Veglia, il coro di bambini Kap, Mila Čuljak (HR), Nataša Antulov (HR), Nebojša Zelić (HR) e la produttrice Mara Anjoli Vujić (HR).