La struttura sociale ed economica della città sigillata nel tessuto urbano fiumano.

L’anonimo artista di street art spagnolo, noto con il nome di Escif, già da oltre due decenni è presente sulla scena della street art mondiale. Dall’aprile del 2020 la sua opera prenderà posto in permanenza sulla facciata del passato industriale fiumano, sulla quale risalterà splendidamente il suo stile: una semplicità ingannevole, ovvero il ricorso a forme minimaliste ed eleganti con le quali inviare messaggi complessi dagli effetti formidabili per gli spettatori. Escif trasforma le superfici murali nelle sue tele verticali oppure orizzontali – dalle piccole fessure sulle pareti ai frammenti architettonici di maggiore spessore. La sua arte è diretta: egli focalizza i suoi lavori attorno a concetti che implicano la trasgressione nello spazio pubblico e la diversione nei confronti della monopolizzazione delle vie in funzione delle politiche di mercato. L’artista commenta i vari aspetti del capitalismo, della politica, dell’economia e altre questioni sociali sensibili che rappresentano una sfida per le città odierne.

I murales di Escif sono qui per proporre un uso diverso dello spazio pubblico. Ogni suo lavoro è una riflessione, un’esercitazione a pensare la città che si realizza nell’interazione con i passanti casuali. Come sottolinea lui stesso, gli interventi artistici hanno senso non perché dietro ad essi c’è la mano dell’artista, ma perché dinanzi ad essi c’è lo spettatore.

Il team di curatori è costituito da Kora Girin (HR), Nataša Šuković (HR), Slaven Tolj (HR) e dal curatore collaboratore esterno Saša Bogojev (HR).