Il nuovo lavoro d’autore di uno dei più importanti rappresentanti del teatro europeo contemporaneo è la storia della perdita della speranza, una storia d’amore ai tempi quando l’Europa sacrifica i suoi valori. Lo spettacolo è nato come uno dei programmi principali dell’indirizzo Era del potere.
Jan Lauwers incontra nel 2014 il militare e veterano di guerra israeliano Eliko Nivo, che dopo essere stato coinvolto in un grave incidente e aver avuto un lungo periodo di riabilitazione, è diventato un ballerino professionista. Durante un lungo colloquio sulle operazioni militari a cui ha partecipato e sullo sviluppo della sua carriera da ballerino nel sicuro mondo artistico in Germania, all’aeroporto Zavantem di Bruxelles e alla stazione della ferrovia sotterranea Maalbeek Maelbeek sono esplosi due bombe.
Tutto ciò che è buono è una storia con un doppio retroscena autobiografico: la vita di Eliko da una parte, mentre dall’altra quella di Jana Lauwersa che con Grace Ellen Barkey e i loro bambini vive nel quartiere malfamato di Maelbeek, a Bruxelles.
Tutto ciò che è buono parla di Romy, una giovane ragazza convinta che il mondo sia buono. Ha incontrato Eliko durante un viaggio in Cina, mentre stava rimettendo in una viuzza dopo aver bevuto sangue di serpente. Questo incontro cambia la sua vita.
Tutto ciò che è buono è una storia sulla perdita della speranza. Una storia d’amore ai tempi quando l’Europa sacrificava i suoi valori e quando molti hanno ceduto all’odio e alla non comprensione. La storia della famiglia di un artista, con i loro problemi quotidiani e l’onnipresente morte che entra spietatamente nell’intimità della loro casa, ma pervade anche il mondo esterno.
Jan Lauwers è l’autore del testo, scenografo e regista, mentre Maarten Seghers è l’autore della musica.