Eredità del progetto

Dopo il 2020, Fiume rimarrà iscritta in modo indelebile nella Mappa delle Capitali europee della cultura e si affiancherà alle tutte quelle città i cui abitanti si sentono a casa in tutta l’Europa.

Finora, la maggior parte delle Capitali europee della cultura, nell’anno celebrativo e in quelli successivi, hanno registrato un incremento dell’interesse da parte di visitatori e la crescita dell’afflusso di turisti. Ne ha beneficiato quasi tutto il settore dei servizi attivo in tali città.

A Fiume rimarranno edifici e impianti culturali come beni durevoli destinati all’usufrutto dell’offerta culturale da parte dei cittadini fiumani e dei loro ospiti, nonché rivolti all’ulteriore sviluppo dell’offerta turistica in città e nei suoi dintorni. Parliamo del complesso nell’ex Benčić (Casa dell’Infanzia, Museo civico, Biblioteca civica e Museo d’arte moderna e contemporanea), della nave Galeb, dell’edificio Exportdrvo in zona Delta e dello spazio RiHub, rinnovato nel 2018. Inoltre, rimarranno come beni durevoli anche i castelli appartenuti al casato Frankopan, presenti nel territorio della Regione litoraneo-montana, e che sono stati sottoposti a interventi di restauro.

Dopo il 2020, rimarrà anche la mostra permanente del Museo civico allestita nel palazzo dell’ex Zuccherificio e il cui percorso espositivo ha come tema la storia di Fiume, la mostra permanente a bordo della nave Galeb, che oltre alle vicende dell’imbarcazione, racconta la figura di Tito, ossia dell’uomo che ponendosi alla guida del movimento dei Paesi Non Allineati è riuscito a rendere importante e riconoscibile a livello mondiale uno Stato tutto sommato piccolo, del quale all’epoca faceva parte anche la Croazia. Nell’area del Quarnero resterà, anche dopo il 2020, le sculture permanenti realizzate da artisti di tutto il mondo, europei e croati, opere che formano un nuovo percorso turistico-culturale e che affrontano temi d’attualità delle località nelle quali vengono installate. In quella che diventa un’eredità perenne, si possono includere anche i progetti di cambiamento fisico nel territorio di Fiume. Nella Casa dell’Infanzia, proseguono il lavoro di sviluppo della creatività infantile e progetti come Brickzine o Toboga.

Festival, mostre, spettacoli, concerti e molti altri eventi culturali e d’intrattenimento continueranno a essere organizzati e sviluppati oltre il 2020. A tal fine, predisponendo il programma culturale 2020, nell’unità Aula sono state condotte diverse lezioni di carattere formativo-educativo, che hanno consentiti ai cittadini di Fiume e regione di acquisire conoscenze, abilità ed esperienze nell’organizzazione di eventi culturali.

Attraverso il progetto Capitale europea della cultura, l’Università di Fiume quale partner importante del progetto, lancia nuovi programmi di studio, che influenzeranno fortemente il futuro della cultura di Fiume. Uno di questi programmi è DeltaLab, un centro per la transizione urbana, l’architettura e l’urbanistica. Inoltre, come uno dei risultati dell’unità Aula, sta per essere avviato un programma di educazione permanente, International Development of Cultural Projects – Università di Fiume in partenariato con lo Scienes Po Bordeaux. Il programma si sta sviluppando e si realizzerà nell’estate 2020.

Grazie allo sviluppo della diplomazia culturale, che è parte integrante del progetto Capitale europea della cultura, dall’assegnazione del titolo a oggi Fiume ha creato partenariati internazionali strategici, una rete di relazioni che garantiranno il riconoscimento della città nei circoli culturali e sociali europei e mondiali anche negli anni successivi al 2020. Fiume ospiterà numerose conferenze internazionali e illustri esperti nel campo della cultura, dell’arte e delle industrie creative. Tali eventi porteranno nuove conoscenze e idee in tutta la sfera culturale fiumana, ai giovani e agli studenti, alla comunità accademica e, in fin dei conti, tutti i cittadini di Fiume ne trarranno indirettamente profitto.

I programmi di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini nella vita e nello sviluppo della città, come quelli lanciati nell’ambito di RiHub, o come Iniziativa civica, Onda Verde e Consiglio dei cittadini, hanno creato modelli per l’ulteriore sviluppo di una cittadinanza attiva, che rende Fiume una città dinamica, nella quale gli abitanti si assumono la responsabilità di migliorare la qualità della vita nel proprio ambiente immediato.

Su iniziativa del progetto Capitale europea della cultura, è stato lanciato il Business Partner Club, che ha coinvolto gli imprenditori, sensibilizzati e pronti a investire nei progetti culturali. Anche dopo il 2020, quest’iniziativa può rimanere un modello duraturo d’integrazione finanziaria tra i settori imprenditoriale e culturale.