Installazioni robotiche che si comportano come esseri viventi, reagiscono ai visitatori e provocano forti sensazioni.
La mostra Macchine isteriche dell’artista e musicista canadese Bill Vorn rientra nel suo programma di ricerca L’estetica del comportamento artistico ed è composta da installazioni robotiche che con il loro comportamento ricordano gli esseri viventi.
Anche se si tratta di un ammasso di metalli che si muove grazie ad un sistema idraulico, nel momento in cui reagiscono alla presenza delle persone nella stanza provocano forti sensazioni. Queste installazioni intendono spronare il pubblico a mettere in discussione la natura della vita artificiale e le questioni filosofiche e sociologiche riguardanti il rapporto tra le persone e le macchine, il naturale e l’artificiale, creando un sentimento di empatia nei confronti degli esseri il cui comportamento è disfunzionale, assurdo e deviante.