Maestri – Pavel Mrkus (CZ)
Lungomare Art Pescheria fiumana
Le fotografie digitali e le composizioni sonore, vanno e vengono come le onde del mare, sulle voci dei venditori e degli acquirenti.
Il bellissimo palazzo in mattoni rossi che ospita la pescheria fiumana è stato costruito nel 1916 in base al progetto dell’architetto Carlo Pergoli, mentre i lavori in pietra sono sono stati affidati allo scultore veneziano Urbano Bottasso, inu no stile che tende alla seccessione viennese. L’edificio, assieme ai due adiacenti anche riservati al mercato, rappresenta uno dei simboli della città, ma prima di tutto è un luogo quotidiano dove si intrecciano le storie personali e il carattere della comunità locale da secoli legata al mare.
Pavel Mrkus ha indirizzato tutto il suo interesse verso i balconi interni del palazzo, quelli che si affacciano sui banconi col pesce. Il suo lavoro artistico sarà un’installazione sonora accompagnata dalla proiezione di fotografie digitali in modo da dare vita a una storia che, come le onde del mare, va e viene sopra le teste delle pescivendole e degli acquirenti. Le loro voci, le urla con le offerte per piazzare quanto più pesce, le discussioni sulle scelte migliori e i saluti di conoscenti e vicini salgono in alto e si fondono con la composizione audiovisiva dell’autore. Con questo gesto visivo l’autore arricchisce l’aspetto odierno dei vani, del pescato fresco e degli acquisti di tutti coloro che alzeranno lo sguardo al soffitto. Un intervento nella quotidianità fiumana, nel luogo d’incontro di numerosi cittadini che offre la possibilità di ammirare l’interno dell’edificio da un’altra prospettiva. Forse proprio quest’esperienza può rafforzare la responsabilità nei confronti dello spazio pubblico come luogo di convivenza e di identità culturale comune.
Il video è stato girato nel 2019 su un peschereccio DIMI nelle acque di Kvarnerić. “Maestri” è una storia sonora e pittorica sui maestri del pescato: i pescatori locali, le loro abilità e vite quotidiane. È una storia che rende omaggio a coloro che qui non vediamo mai, ma senza i quali non ci sarebbe pesce sulle tavole.