Una mostra che trasforma il Museo di arte moderna e contemporanea in un corpo collettivo vivo esposto a numerosi eventi e interazioni con il pubblico.

L’artista visivo David Maljković instaura un rapporto dialettico con la collezione del Museo di arte moderna e contemporanea. Nella costruzione di questo rapporto, che vede coinvolto oltre all’artista e alla collezione anche numerosi collaboratori, i lavori della collezione diventano più che semplici artefatti. Riordinati in base allo schema preparato da Maljković, nell’ambito dell’esistente cornice architettonico-infrastrutturale, programmatica e simbolica del museo, questi oggetti ottengono un nuovo significato, con il quale si mette in rilievo la loro nuova attualità e la rilevanza sociale. Questo riassortimento avviene con un distacco dai comuni sistemi di presentazione museale e di comunicazione del lavoro artistico, nel senso sia materiale che simbolico.

Nel corso di questo processo di costruzione aperta del rapporto tra l’artista e la collezione e potenziando numerose interazioni nello spazio espositivo e attorno ad esso, la mostra trasforma il Museo di arte moderna e contemporanea in un corpo vivo. Oltre alle interazioni comuni, come lo sono i programmi discorsivi, i laboratori e presentazioni di vario genere, Maljković assieme ai suoi collaboratori, artisti di vari profili e generazioni,  organizzano anche interventi inaspettati, come il pop-up bar e interventi artistici particolari.

Partecipano alla mostra: Dora Budor (USA), Niko Mihaljević (CRO), Nora Turato (NL), Petra Mrša (CRO), Radio Roža (Fiume), Damir Čargonja Čarli (CRO), Branko Cerovac (CRO), Klas Grdić (CRO), Igor Rukavina (CRO), Žarko Violić (CRO), Theodor de Canziani (CRO), Accademia WHW (CRO) e Werkplaats Typografie (NL), nonché gli studenti dell’Accademia di arti applicate di Fiume.

Nel dialogo con la collezione nasce anche un identità visiva con cui instaurano un rapporto gli studenti, partecipanti al master di design grafico del Werkplaats Typografie, della città olandese Arnhem. Assieme a loro, nonché con l’Accademia WHW di Zagabria e l’Accademia di arti applicate di Fiume,  dal 22 al 29 marzo si svolgerà a Fiume un laboratorio studentesco, il cui punto di partenza è la collezione.

David Maljković è nato a Fiume nel 1973 e vive e lavora a Zagabria. Le sue più recenti mostre personali comprendono The Renaissance Society a Chicago, Palais de Tokyo a Parigi, Kunstmuseum a Sankt Gallen, BALTIC Centre for Contemporary Art a Gateshead, Kunsthalle a Basel, Van Abbenmuseum a Eindhovenu, Secession a Vienna. Ha esposto all’11 a  Biennale Gwangj, alla 56a Biennale di Venezia, alla 29a Biennale di Sao Paolo, all’11a e 9a Biennale di Istanbul, ecc. I suoi lavori fanno parte delle collezioni di numerosi musei mondiali, tra i quali il  Centro nazionale d’arte e di cultura Georges Pompidou a Parigi, il MUMOK a Vienna, il Museo Reina Sofia a Madrid, il MoMA a New York, lo Stedelijk ad Amsterdam e il Tate a Londra.

Curatrice della mostra è Ivana Meštrov (CRO).