La mostra di una delle più importanti artiste contemporanee croate sulla scena artistica internazionale attuale è l’evento finale di Fiume 2020 – Capitale europea della Cultura nell’MMSU fiumano.
L’esposizione si configura come un incrocio tra i punti di vista della curatrice Ivana Bago (CRO), dei collaboratori e delle collaboratrici di diverse generazioni e interessi nel campo della ricerca, sull’attività artistica ininterrotta di Sanja Iveković negli anni Settanta, socialmente rilevante e variegata dall’ottica mediatica. Prendendo come punto di partenza la mostra antologica di Sanja Iveković Documenti 1949-1976 (Galleria d’arte moderna Zagabria, 1976), i documenti e l’archivio privato dell’autrice, il team dei curatori propone pure una lettura indirizzata criticamente dell’opera di Sanja Iveković nel contesto degli eventi artistici e sociali più ampi, come pure degli interventi di stampo femminista nel campo della storia dell’arte.
Nell’ambito della mostra Punti d’incontro: Documenti in fase di stesura, nel nuovo spazio espositivo al secondo piano dell’MMSU, si allestisce l’esposizione Monumento alla rivoluzione e altri progetti non realizzati, mentre nell’Art cinema fiumano viene presentata la retrospettiva dei lavori video dell’artista dal titolo Tagli personali.
Sanja Iveković è nata a Zagabria, dove attualmente vive e lavora. Appartiene alla generazione della Nuova prassi artistica. Sanja Iveković con la sua attività artistica riesamina in continuazione il ruolo dell’arte nella società attraverso l’ottica del sesso, della nazione e della classe d’appartenenza, impiegando in questo contesto un ampio spettro mediatico. A partire dal 1990 con il suo lavoro problematizza in particolare il collasso dei regimi socialisti e le conseguenze del trionfo del capitalismo e dell’economia di mercato sulle condizioni di vita, nonché la posizione della donna in questi processi. Ha partecipato pure a numerose biennali e grandi mostre internazionali.