Praputnjak come paesaggio culturale della Capitale della cultura si sta occupando della propria identità, cercando di indirizzare l’attenzione su quello che stanno tutelando, ossia l’esperienza della comunanza.

Paesaggi del futuro, questo il nome del programma composto da alcuni elementi programmatici, dei quali uno si chiede Che cos’è il paesaggio natio? ed è rivolto ai bambini in età prescolare, agli alunni e a tutti coloro che sono interessati all’avventura, al divertimento e al gioco. I laboratori di ricerca, interrogandosi sulla percezione dell’ambiente, sono accompagnati da una mostra fotografica sull’area di Praputnjak. Le passeggiate sono inevitabili, come pure i laboratori per imparare a creare i muri a secco.

 A piano e per dintorni è la storia di questo paesaggio culturale protetto che inizia tra i muri a secco della baia di Buccari, per po alzarsi sul carso e arrivare fino alla Casa di Cultura, una passeggiata accompagnata dalla poesia e dalla musica.
Questa storia verrà condivisa con i vicini olandesi, l’organizzazione Stichting Bewegend Beeld di Rotterdam, discutendo dei paesi di tutta Europa che si assomigliano tantissimo per quanto riguarda il rapporto fra tradizione e sviluppo, emigrazione e velocità dei cambiamenti.