In questo piccolo paese, nel bel mezzo di una fitta foresta e con la neve alta, nel 1936 c’è stato un raduno della gioventù. Erano in sedici e tutti insieme hanno fatto un bel mucchio con i libri che possedevano dando vita alla prima Sala di lettura croata nel paese di Kuti.

Kuti  una volta era un paese felice, mentre oggi vi troviamo una trentina di abitanti e addirittura nove mila volumi. Presto potrebbero scomparire i… guardiani dei libri. Per questo motivo il programma Il paese felice di Kuti stimola la creazione di contenuti per i bambini e i giovani. Nel paese soggiornano artisti, scrittori e illustratori della letteratura infantile, creando nuove opere con storie che si svolgono nel bosco e l’idea del paese felice si sta divulgando in tutto il Comune di Brod Moravice, che conta trentotto paesi. Tra i vari personaggi che soggiornano nel paese c’è anche l’artista giapponese Akiko Sato, scrittrice e illustratrice per bambini, che presenterà il lavoro Buna bunar, ispirato al magico paesaggio di Gornji Kuti. Ambientato in un particolare bosco di faggi, il lavoro artistico collega la cultura giapponese e quella croata. Questo particolare legame è nascosto nel titolo dell’opera, dove la parola giapponese buna significa faggio, mentre bunar in croato sta per pozzo.

L’ordine segreto dei custodi dei libri, come una vera società segreta, si prende a carico ruoli molto importanti per la Sala di lettura. È stato fatto un manifesto dell’associazione segreta, sono stati pensati i simboli e distribuiti i titoli: Custode della chiave, Custode dell’archivio, Custode del libro più piccolo, Custode del messale e Custode del libro delle note musicali. I vari custodi eletti hanno un mandato da portare a termine e un obbligo ben preciso nei confronti della Sala di lettura.

Uno bosco di storie sono residenze artistiche nel vicinato di Kuti nelle quali soggiornano illustratori e scrittori per bambini e i loro racconti parlano degli “esseri del bosco“. Nel bosco si nascondono, in attesa di venir scoperte del Casette librerie.

 L’ispirazione per Kuti giunge dai loro vicini europei, dalla regione polacca della Pomerania e dall’iniziativa delle località culturali tematiche, nonché dal progetto della conversione delle proprietà rurali in centri culturali ed educativi, nonché in programmi – Sierakowo Sławieńskie – paese Hobita; Iwięcino – Paese alla fine del tempo; Paproty – Paese dei labirinti; Dąbrowa – Paese dove si vive in modo sano; Podgórki – Paese delle fiabe e delle biciclette.