Un programma artistico che commemora l’eccidio storico di Lipa attraverso vari aspetti dell’arte contemporanea e consapevolizza il suo potenziale simbolico nei processi contemporanei di costruzione della pace.
Il programma è dedicato alla commemorazione dell’eccidio avvenuto a Lipa il 30 aprile 1944, quando i nazisti e fascisti uccisero 269 abitanti del paese, per la maggior parte donne, bambini e anziani, dando fuoco poi a tutte le case dell’abitato. Sviluppando una cultura del ricordo a livello nazionale e internazionale, il programma vuole propagare un messaggio contro la guerra e la diffusione di un appello di coscienza nazionale.
Come ridisegnare il vuoto rimasto dopo l’eccidio? Come rendere l’assenza delle vittime di Lipa parte della nostra esistenza odierna? Come comprendere l’incomprensibile e presentare l’impresentabile? Queste sono solo alcune delle domande a cui troviamo risposta nell’ambito della serie di interventi artistici nello spazio pubblico di Lipa – nell’ambito della topografia di guerra.
Il programma è costituito da lavori che affermano le prassi artistiche sperimentali e intermediatiche e analizzano la portata dell’influenza sociale con della quale la prassi artistica contemporanea dispone – in particolar modo nella comprensione di categorie difficilmente capibili (traumi, morti, genocidi) e in rapporto a una presa di coscienza e al sostegno di moduli comportamentali desiderabili.
L’effetto sociale lo raggiungiamo con un approccio diretto, con progetti artistici basati sull’inclusione sociale (community art) e in collaborazione con la comunità locale. Curatrice e responsabile del progetto è Vana Gović (HR).