Il Museo d’arte moderna e contemporanea nel corso del 2020 attua il progetto Tasca rivoltata – Interventi artistici nello spazio pubblico nell’ambito di due direttrici programmatiche di Fiume 2020 – Dolce e salato e L’era del potere.

Gli artisti e i curatori invitati trasformano e personalizzano i siti urbani integrando l’arte nella routine della quotidianità, rivolgendo l’attenzione agli attributi materiali dello spazio, con l’obiettivo di collegare le zone postindustriali abbandonate con l’ambiente circostante (Dolce e salato), ovvero sensibilizzare la cittadinanza nei confronti della microstoria della città (L’era del potere). Giocando con la metafora della tasca rivoltata raschiamo l’immagine di Fiume quale comunità ospitale e multiculturale, in un periodo quando in giro per l’Europa si assiste alla rottura delle soglie di tolleranza e ospitalità.

Con il programma di quest’anno indaghiamo sulle risorse materiali ed emotive dell’ospitalità e invitiamo gli artisti, i curatori e il pubblico a passare dall’ottica dell’ospite a quella del padrone di casa. Con i nostri interventi artistici cerchiamo di sottolineare come “la cultura non sia mai stata una forma di difesa dell’identità urbana, come vuole il topos tradizionale, bensì quella che l’ha sempre rivoltata; la cultura poteva difendere e tutelare l’identità soltanto ponendola sempre in discussione e affossandola” (Mario Kopić, Della Città e dell’identità, Dubrovniknet, 18 gennaio 2015).

Nella ricerca di un maggiore spazio di libertà che permetta alle diversità conflittuali di farsi strada, gli interventi divengono un attacco al nucleo traumatico nel quale per tutto l’arco della storia fiumana si sono intrecciati progetti politici, cultura, arte e urbanità. I lavori artistici pertanto cercano di inserire nel tessuto della città vari trigger, ricordi, associazioni e provocazioni con l’intento di sindacare l’idea di Fiume quale comunità tollerante, ponendo in forse la visione attuale “dell’identità cittadina/urbana” che si impernia sul legame inscindibile con l’immagine nostalgica della città com’era una volta e come viene vista oggi.

Il team di curatori della Tasca rivoltata è costituito da Kora Girin (HR), Nataša Šuković (HR), Slaven Tolj (HR) e dai curatori collaboratori esterni Saša Bogojev (HR), Katerina Jovanović (HR), Ivana Meštrov (HR) ed Evelina Turković (HR).