Mostra retrospettiva dedicata all’artista neoavanguardista Nan Hoover e al suo lavoro pionieristico nel settore dell’arte mediatica.
Un decennio dopo la scomparsa dell’artista neoavanguardista Nan Hoover, passata alla storia per il suo contributo significativo, pionieristico, allo sviluppo dell’arte mediatica nella seconda metà del XX secolo, il MMSU le ha dedicato una mostra retrospettiva dal titolo Il quadro in movimento è vivo.
Nello spirito dei cambiamenti sociali del 1968 e sull’onda della delusione per la guerra in Vietnam, Nan Hoover, quale pittrice accademica, all’inizio degli anni Settanta emigra dagli Stati Uniti in Olanda. Qui viene a contatto con la telecamera e si dedica alle ricerche su questo nuovo strumento. I suoi esperimenti con i quadri in movimento, le performance, la fotografia e le installazioni luminose sono guidati dall’idea della totalità della percezione, per cui non s’imperniano soltanto sull’esperienza visiva, bensì anche sulla capacità di percepire nel loro complesso gli impulsi sensoriali che fanno dell’arte visiva un’esperienza conoscitiva del tempo e dello spazio.
Pertanto l’esposizione fiumana su Nan Hoover non è soltanto un viaggio attraverso il tempo il cui fine è quello di contestualizzare lo sviluppo dell’arte mediatica nel tardo modernismo che volge al tramonto. La mostra è pure un invito a un viaggio personale attraverso le sintesi temporali del passaggio, del divario e del tempo che si è fermato.
La curatrice della mostra è Sabina Salamon (CRO).