Un’istallazione artistica di materiali locali e vetro posta nel parco vicino allo scalo traghetti.

Famosa per le sue spiagge sabbiose, Lopar è la destinazione turistica preferita dell’isola di Arbe. Anche se Lopar ha acquisito lo status di comune solo nel 2006, le ricerche archeologiche condotte sul territorio dimostrano che l’area ad esso circostante era abitata e ben collegata fin dai tempi antichi.

Le ricchezze naturali sono servite come ispirazione all’artista giapponese di spicco Harumi Yukutake, che ha deciso di intervenire nel parco Kapić, nei pressi del porto traghetti. Darà vita ad un imponente oggetto scultoreo realizzato in pietra di Arbe, dalla superficie totale superiore ai cento metri quadri, con al centro una torre alta quasi quattro metri, che sarà nobilitata ulteriormente da piante locali che vi cresceranno sopra.

L’oggetto scultoreo, intitolato “L’Argonauta”, è una denominazione scelta per i suoi molteplici significati. Si riferisce in primis all’omonimo animale, una piccola creatura marina che visita spesso l’Adriatico, arrivando persino fino a Lopar. L’installazione artistica vuole sottolineare proprio la forma corporea, in proporzioni surreali, di questa creatura che è un ibrido tra conchiglia e polpo. Il termine ”Argonauta” si riferisce anche agli Argonauti, il mitologico equipaggio a bordo della nave Argo, con la quale l’eroe greco Giasone navigò alla conquista del vello d’oro. Secondo una delle interpretazioni della leggenda, gli Argonauti approdarono anche nelle nostre terre, forse persino fino a Lopar, dove sappiamo con certezza che si soffermavano pure gli antichi marinai greci. In quest’opera c’è quindi l’incontrano della natura, della storia e del mito.

In collaborazione con la squadra di produzione Lungomare Art, l’artista ha creato una dettagliato progetto d’autore finale che, insieme alla rilevante documentazione tecnica, è stata consegnata alla Comune di Lopar. La costruzione dell’impianto è stata ritardata a causa di un calo delle entrate finanziarie causato dalla pandemia Covid-19.