La mostra “L’Olocausta di D’Annunzio” è nel contempo la prima esposizione di rilievo che costituisce la parte integrante del programma Fiume – Capitale europea della cultura per l’anno 2020.
Le autrici sono Tea Perinčić e Ana-Maria Milčić, mentre l’allestimento è opera di Sanjin Kunić e Nikolina Radić Štivić. La mostra rende un’interpretazione di D’Annunzio dal lato umanistico dell’antifascismo contemporaneo sul quale è stata creata l’Europa moderna.
“L’Olocausta di D’Annunzio” è stata inaugurata il 12 settembre scorso alle ore 19 e rimarrà aperta per tutta la durata del progetto Capitale europea della cultura a Rijeka/Fiume. La sua chiusura è prevista il 31 gennaio 2021.
Il controverso leader militare italiano e precursore dell’ideologia fascista Gabriele D’Annunzio, con le sue forze paramilitari occupò Fiume il 12 settembre 1919 proclamandola arbitrariamente parte del Regno d’Italia.
L’esposizione offre una visione specifica del suo soggiorno a Rijeka/Fiume, vista dalle prospettive delle donne che all’epoca vivevano a Fiume, di quelle che vi giunsero al seguito dall’Italia con o per D’Annunzio e quelle che erano sue amanti.
La mostra è stata allestita nell’attuale Salone bianco, che è stato bombardato durante il cosiddetto Natale di sangue del 1920 dalle forze militari italiane e da quelle dannunziane.
Il progetto Capitale europea della cultura promuove i valori dell’Europa contemporanea, forti nella loro unità, che si oppongono al fascismo storico e contemporaneo. La mostra “L’Olocausta di D’Annunzio” vuole sottolineare questi valori che sono stati fatti propri anche nel progetto Capitale europea della cultura 2020.
Acquista i biglietti d’ingresso alla mostra tramite il link.